giovedì 30 gennaio 2020

Storm King's Thunder – Capitolo 12 Commissioni


Il medaglione emanava un’aura che faceva intendere che avesse funzioni di teletrasporto, ma non erano in grado di attivarlo, forse mancava qualcosa.

Visto che il Drago ancora non si faceva vivo, decisero di tornare dal nobile mago Zellraun per farsi aiutare a capire la natura di quell’oggetto, e per aggiornarlo sugli sviluppi dall’ultima volta che si erano visti.

Secondo Zellraun il medaglione era incompleto e per esser attivato necessitava di una perla magica.
Fortunatamente indicò anche dove avrebbero potuto trovarne una: era incastonata in una spada magica, e potevano trovarla in un villaggio li vicino.

Si misero quindi in viaggio verso quel luogo e per fortuna senza intoppi fino a giungere alla meta. Il villaggio non si poteva davvero definire tale. Era più un agglomerato di grossi carri semoventi, una sorta di insediamento ambulante, ma ampio e pieno di negozi e bancarelle varie.

Mentre i suoi compagni cercavano di carpire informazioni sulla Spada dai mercanti più eruditi e che sembravano saperla più lunga, Brogmar diede un’occhiata al vicino cimitero.
Spesso eroi o guerrieri di una certa importanza vengono tumulati con le loro armi, e chissà che la spada non fosse li… anche se violare il sonno dei morti era qualcosa che turbava parecchio il superstizioso Nano.

Il cimitero si rivelò però assai povero e modesto, e nessuna tomba aveva l’aria particolarmente curata o elaborata.
Tornato al villaggio Brogmar scoprì che gli altri si erano accordati con un alchimista per recuperargli alcuni componenti, in modo da potersi permettere costose pergamene che facevano gola agli arcanisti…

La missione si rivelò un successo e uscirono indenni da alcune grotte infami e malsane con diversi strani funghi e ghiandole di ragno per il mercante, che nel frattempo aveva anche cercato per loro voci e informazioni sulla dannata spada.

Secondo il tizio, era veramente presente una simile arma nel villaggio, ma qualcuno era già passato a reclamarla… e quel qualcuno portava il simbolo del serpente alato, come gli assalitori a Nighstone.
Nulla di buono dunque…



Senza perdere altro tempo seguirono le sue tracce viaggiando più rapidamente possibile per ridurre il distacco, fino a trovare l’uomo da solo, accampato nella boscaglia vicino alla strada maestra.
Brogmar non si sentiva ne un bandito, ne un ladro, e insieme a Roghar (mentre Lucky e Rolan erano nascosti e pronti ad agire) cercarono di fare ragionare l’uomo e giungere ad un accordo… in fondo della spada a loro non interessava, gli serviva solo la dannata perla incastonata… ma lo scaltro umano non intendeva separarsene, e pareva avere una missione ben precisa, oltre che una gran paura dei suoi capi.

Si giunse così allo scontro, e quel dannato era davvero un abile spadaccino, ma l’Elementale dell’Acqua evocato dal mago risolse quasi da solo la questione inglobando lo sventurato fino ad affogarlo, con il nano frustrato e furente che non poteva colpirlo come voleva.
Recuperarono l’arma e perquisirono il tizio, ed erano pronti a tornare da Zellraun per capire l’enigma del Medaglione…

giovedì 16 gennaio 2020

Storm King's Thunder – Capitolo 11 Nuovi indizi e nuovi alleati


Si sentivano persi, in quell’enorme tempio dei giganti, sopraffatti dalle architetture enormi e dall’aria di vuoto e abbandono vi aleggiava.
Non riuscivano a trovare le risposte e gli indizi che si aspettavano… indizi che finalmente giunsero dalla più improbabile delle fonti, una creatura corrotta e deforme di cui Brogmar aveva già sentito parlare, e che odiava per il solo fatto di esser collegata ad una terribile razza da sempre nemica dei nani: i drow.

Era un drider.. metà ragno e metà drow. Ma Brogmar tenne a bada le sue armi ed evitarono lo scontro con la spregevole creatura, che rivelò i veri motivi del trambusto nelle gerarchie dei giganti: il Re supremo, un gigante delle tempeste chiamato Hekaton, era scomparso, e questo faceva vacillare quelle leggi non scritte che da millenni regolavano le gerarchie e il rispetto tra le varie razze di giganti.

Se volevano capire e risolvere la questione, dovevano trovare lo scomparso Hekaton… e una traccia poteva esser trovare sua figlia, Serissa.



Si rimisero così in cammino, ma una nuova inaspettata visita li lasciò senza fiato: un enorme drago blu atterrò davanti a loro. Sembrava sapere molte cose… con chissà che mezzi arcani li aveva tenuti d’occhio da tempo e aveva apprezzato la loro strage di giganti… propose loro una alleanza, sostenendo che avevano obiettivi comuni, e chiese che recuperassero una reliquia in un vecchio tempio abbandonato, dicendo che con quella sarebbe stato in grado di aiutarli a trovare Serissa… o Hekaton.

C’erano dunque i Draghi, atavici nemici dei giganti, dietro quello che stava accadendo? O volevano solo approfittarne? Se avessero trovato il grande Re….che ne avrebbero fatto i draghi?
I dubbi si insinuavano nella loro mente, ma senza altre piste da seguire, decisero di accettare ugualmente l’aiuto del Drago.

Tra creste e crepacci, neve e tempo da lupi, riuscirono a trovare il tempio… ridotto a poche colonne ancora in piedi e monoliti in rovina. Dei giganti dei ghiacci erano accampati li vicino, con dei prigionieri, ed era troppo pericoloso ignorarli per cercare il medaglione.

I giganti vennero sconfitti e messi in fuga e i prigionieri liberati, la zona era ora sicura. Proseguirono tra i resti del tempio, trovando il medaglione, per fortuna senza altre trappole e tranelli.
Un passo in più era fatto, ma la battaglia li aveva stremati e si accamparono tra le rovine.

Non fu una notte tranquilla.

Un tetro ululato li svegliò di soprassalto in tempo per vedere Lucky che cercava di evitare enormi Lupi Invernali che lo assalivano da ogni lato… un intero branco era calato sugli eroi accampati.

Le bianche nevi si tinsero presto di rosso.