Ulgoth'S Beard
Un breve viaggio senza inconvenienti li portò nei pressi del villaggio di pescatori di Ulgoth's Beard.Da li, presero a seguire la costa lungo un sentierino che sovrastava la scogliera, fino a giungere nel punto indicato da Occhibianchi: una zona di scogliera era franata rivelando una cavità collassata.
Scesero ed esaminarono i resti di quella che sembrava una vecchia scialuppa di salvataggio.
C'erano parecchie tracce recenti tutto attorno e sicuramente i contrabbandieri, come aveva raccontato il tiefling, avevano ormai spazzolato tutto... l'unico modo per scoprire cosa avevano trovato era trovare il loro covo.
Seguirono le tracce e giunsero in breve ad una costruzione in pietra la cui facciata era integrata nella scogliera, molto ben mimetizzata tra le rocce, e poco distante si poteva notare un pontile in legno per l'approdo di imbarcazioni.
Tamira cambiò forma e fece un giro della zona, studiando eventuali ingressi e notando le sentinelle di guardia fuori, per poi tornare a riferire.
I 5 decisero così di entrare da una finestra, sorprendendo un cuoco e facendone fuori un altro. Poi Tamira ne prese le sembianze e usando una abbondante dose di Sannish drogarono il cibo.
Nel giro di poco, quasi tutti i contrabbandieri presenti nel grande salone da pranzo collassarono, mentre i superstiti, allarmati, si scagliarono sul "cuoco".
In quel momento intervennero gli altri e infuriò una battaglia in quello spazio ristretto.
Il capo dei contrabbandieri con un calcio ribaltò il tavolone usandolo come riparo da frecce e incantesimi, ma Korlon vi balzò sopra facendolo ricadere e menando colpi col suo maglio.
Le sentinelle non presenti al pranzo accorsero prendendo alle spalle gli avventurieri ma ormai l'effetto sorpresa aveva avuto il suo effetto e in breve furono sconfitti.
Un allibito e infuriato capo-contrabbandiere si arrese, imprecando e chiedendo cosa diavolo significava quell'attacco.
Restò ancora più allibito quando scoprì il motivo...visto che per lui, che ancora non aveva idea della reale importanza di quanto trovato attorno alla scialuppa, contava ben poco quel che cercavano.
Lasciarono i malviventi legati e trovarono alcune monete come quella mostrata da Kelysius insieme a poche cose rimaste intere di quella scialuppa, tra cui una specie di diario.
Dopo aver ripulito il covo tornarono dal collezionista a riscquotere la ricompensa e a mostrare i resti del diario.
Il diario di Frico Midgee
Il diario era un ammasso di fogli zuppi e appiccicati, ormai difficilmente consultabili, ma Kelysius insieme al suo esperto amico Delion riuscirono a recuperarne lo stesso importanti informazioni:era appartenuto ad un naufrago della Gloria di Ahghairon, tale Frico Midgee, nome chiaramente halfing, che dopo un numero imprecisato di anni era riuscito a ritornare fino alla costa e si era schiantato li.
Secondo alcune frasi ancora leggibili, il suo desiderio era raggiungere subito la famiglia a Blenen e, cosa più importante, tracciare una mappa per ricordarsi dov'era il tesoro e un giorno riuscire a tornare a prenderlo.
Kelysius assoldò nuovamente i cinque avventurieri per continuare quindi questa ricerca: la prossima tappa sarebbe stato Blenen, il villaggio di Frico Midgee, per cercare indizi sul tesoro e sulla mappa.
C'era un piccolo dettaglio però: Blenen non esisteva più da molti anni, essendo stato bruciato e distrutto in una razzia di orchi... ma forse tra le sue rovine era ancora possibile trovare la casa dell'halfling...
In viaggio verso Sud
Partirono con i cavalli prestati da Kelysius il mattino dopo.Il piano era percorrere la Strada della Costa fino a Beregost dove poi avrebbero cercato indicazioni sulle rovine di Blenen.
I campi coltivati a sud di Baldur's Gate lasciarono spazio lentamente ad una zona leggermente collinare, per poi tornare in pianura a costeggiare il famoso Bosco Ammantato.
Di tanto in tanto incontravano carovane o viandanti, e tutto sembrava tranquillo.
A.M.B.R.O.G.I.O IV
Al quarto giorno di viaggio notarono una strana piccola casetta ai lati del sentiero. Un bizzarro gnomo si era appena assordato provando un fischietto che doveva servire a fermare qualcosa.Era il laboratorio di Glevi Mirabulantis Landolore III
Si avvicinarono allo gnomo borbottante, per capire quale fosse il problema e lo strano inventore promise loro alcune delle sue meraviglie se l'avessero aiutato a recuperare la sua ultima invenzione: A.M.B.R.O.G.I.O. IV
Automa Multifunzione Bipede Retrocaricato Orgogliosamente Gnomico Interagente Omnidirezionale
Si trattava di una sorta di costrutto che gli era però sfuggito, e si raccomandò di cercare di non danneggiarlo.
Visto che le rovine di Blenen erano li da anni e anni e non sarebbero cambiate molto giorno più o giorno meno, decisero di guadagnarsi questa ricompensa extra aiutando lo gnomo.
Grazie a Thayla riuscirono a trovare le tracce dello strano costrutto. Visto il goblin morto che avevano trovato, forse non era neanche così inoffensivo come lo gnomo voleva far credere.
Continuando a inoltrarsi nella boscaglia arrivarono ad una radura mezza bruciacciata da dardi magici individuando al centro proprio Ambrogio che saltellava senza senso, in avaria.
Non fu una impresa facile bloccarlo, ma con l'azione congiunta di tutti, mentre lo distraevano e attiravano i suoi dardi altrove, Korlon da dietro arrivò a bloccarlo e Tamira riuscì ad aprire lo sportello in cima alla "testa" e a togliere il cristallo come aveva spiegato lo gnomo, e il costrutto si disattivò all'istante.
Trainato dai cavalli, fu riportato al suo creatore che donò loro alcune delle sue strane ma non del tutto inutili invenzioni, inoltre diede loro asilo per la notte così che riposarono e ripartirono al mattino.
Beregost era più vicina...
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