La Storia...
Potrei raccontarvi dell'Epica Battaglia sulle Starmetal Hills, di come un manipolo di Arpisti insieme a un contingente di cavalieri da Neverwinter, alcuni elfi del bosco di Neverwinter e altri eroi affrontarono il terribile chierico Bairoth, l'eletto di Talona, morto da centinaia di anni e non si sa come tornato tra noi...Potrei raccontarvi di come questo improvvisato esercito si scontrò contro Bairoth e i suoi adepti, resi ciechi alla paura e intrisi di una furia assassina dovuta al fanatismo e ai poteri infusi dal terribile potere di Bairoth e del suo Bastone.
Potrei raccontarvi di come si stava mettendo male per gli assedianti, nonostante le loro abilità , contro i terribili sortilegi dell'Eletto di Talona e i suoi alleati.
Poi però, il potere del chierico parve vacillare.
Il dubbio prese il posto della determinazione, le sorti della battaglia lentamente cambiarono.
Si dice che una freccia di Elebel, la letale elfa compagna di Maran riuscì a colpire Bairoth dritto in un occhio, proprio mentre alle sue spalle Orfantal, il più prezioso degli alleati degli Arpisti, un giovane Drago d'argento, colpiva il chierico e i suoi generali con suo tremendo soffio.
Una palla di fuoco infine fece breccia nelle difese magiche ormai cadute, riducendo Bairoth in cenere, anche se si dice che fosse già morto a quel punto.
Del suo compare di sventure, il bastardo che lo riportò in vita, il mago Jerontus Oryan, non se ne seppe più nulla. Qualcuno dice che sia sopravvissuto e codardamente fuggito.
Potrei raccontarvi le numerose versioni che i racconti di questa epica battaglia hanno già assunto per bocca di bardi, musici e storici.
E di come finiranno sui libri.
Potrei raccontarvi tutto questo, ma invece vi parlerò di un evento che nessuno conosce, che solo qui alla Locanda del Gatto Lercio potrete sentire.
... e La Leggenda
Vi racconterò di come un manipolo di eroi senza nome, che non sarà celebrato da nessuno e non finirà su nessun libro o poema, mentre accadeva tutto questo affrontava una missione ancora più determinante, che salvò Neverwinter e decine di migliaia di persone dal terribile morbo che voleva diffondere l'infame Eletto di Talona.
Quando il mago giunto a prenderli li teletrasportò nella tenda improvvisata a campo di comando, la riunione era già in corso.
I nostri 5 eroi riconobbero Maran e gli altri attorno al tavolo, insieme a uomini in armature scintillanti, qualche mago e degli elfi, che discutevano puntando gli indici su vari punti di una rozza mappa.
Passata la nausea per il pratico quanto arcano e disorientante mezzo di trasporto, Aran, Bogro, Katrina, Breena e Dhorna si avvicinarono al tavolo, accolti dal sorriso ottimistico di Maran
"abbiamo un piano." Disse
"Secondo le informazioni estorte ad un prigioniero, Bairoth non userà il potere del Bastone in battaglia, perchè l'ha collocato in una miniera abbandonata sotto il colle dove sorge il suo accampamento. "
"Hanno riconvertito la miniera a loro laboratorio dove producono la terribile mistura che versano poi nel fiume. "
"Il Bastone impregna il prodotto finale coi suoi poteri, e quindi è li sotto...se attaccato ora, a sorpresa, probabilmente non lo avrà con lui..."
Fece una pausa
"Le cattive notizie sono che non abbiamo più tempo, perchè pare che abbiano finalmente trovato la giusta formula nei dosaggi, e il prossimo carico che verseranno sarà letale e della potenza necessaria a avvelenare tutta Neverwinter."
"L'altra cattiva notizia è che sarete voi a infiltrarvi la sotto e distruggere il Bastone, così da privare quel dannato pazzo della sua più grande fonte di potere."
"Un momento!" Jori, un mago dall'aria svampita e dallo sguardo miope, forse per il troppo tempo passato sui libri intervenne fermando Maran.
"Non è così. Non si tratta mica di spezzare un ramoscello o bruciare un tronco! Non si distrugge un antichissimo artefatto benedetto da Talona in persona come niente fosse... dovremo studiare per capire come distrugg..."
"E quindi??" Lo interruppe l'arpista
"E quindi, il quipresente Jori ha già una soluzione alternativa." Disse mostrando una pregiata sacca di cuoio e velluto, attirando sguardi accigliati e confusi.
"uhmm????"
"Ogni magia o artefatto, per quanto potente, agisce e ha effetti solo sul Piano in cui si trova."
Spiegò agitando una bacchetta con aria dotta.
"E questa, è una semplice Borsa Conservante. Sapete come funziona vero?"
"Contiene un sacco di cose... e questo perchè si apre su uno spazio extradimensionale. Io credo... e modestamente suppongo di non sbagliarmi, che conservando quell'oggetto maledetto qui dentro, sarà come bloccarlo."
"Quindi, anche se i nostri amici qui non potranno distruggere il Bastone, potranno interromperne gli effetti nel nostro mondo." Disse infine consegnando l'oggetto magico ad Aran.
"Ma.... noi ... come facciamo a..."
"Come ho detto il piano è semplice..." Riprese Maran "..l'esercito che abbiamo radunato attaccherà in massa l'accampamento. E mentre tutti si uniranno alla battaglia e saranno distratti, lasciando sguarnito il sotterraneo, voi entrerete in scena. "
Vennero consegnate alcune pergamene e pozioni utili alla missione, e vennero condotti i 5 prescelti fuori dalla parte posteriore dell'accampamento dei Cultisti.
I minuti sembravano ore, nell'attesa e nella tensione di entrare in azione.
Poi, un lontano boato. Mille voci, ruggiti, corni, allarmi. La battaglia era iniziata.
Non tutte le sentinelle però abbandonarono le torrette di guardia, creando il primo imprevisto. Ma con tanta fortuna e poca strategia il problema fu risolto. E anche altre due guardie all'ingresso dell'ampia scalinata che portava nei sotterranei, tra i resti di una torre diroccata, furono eliminate.
Scesero nel complesso sotterraneo, illuminato qua e la da fioche torce.
Una struttura fatta di pareti di grossi e robusti blocchi di pietra scendeva come un castello al contrario fino ad una enorme cavità sotterranea tagliata a metà, come una ciclopica ferita aperta nella pietra, da un crepaccio profondo e frastagliato sul cui fondo scorreva il corso d'acqua che sbucando dalla collina diventava poi il principale ramo del fiume Neverwinter.
I Cultisti si erano organizzati bene, con un enorme montacarichi in legno azionato da due grossi Ogre. I due colossi non brillavano per astuzia e furono convinti dai 5 avventurieri che avevano un lasciapassare valido.
Scesero sul fondo, dove alcuni binari sparivano nel buio, verso nord.
Diversi laboratori con componenti alchemici sconosciuti si aprivano su tutto il lato destro, mentre l'inquietante crepaccio era sul lato sinistro del percorso.
Si rifugiarono nel primo laboratorio trovato aperto quando si accorsero di alcune sentinelle di ronda, poi scoprirono che le condotte di scarico, accessibili da alcune grate di ferro sul pavimento, anche se strette erano percorribili e si aprivano su altre stanze.
Ma per quanto siano pronti a tutto ed eroici certi eroi...non tutti amano affrontare la merda e altri sgradevoli e sconosciuti liquami. Bogro e Breena finirono pure morsi da alcuni topi la sotto, prendendosi gli Dei solo sanno quale malanni. E nonostante insistessero per sfruttare quella strategica via di spostamento, fu deciso a maggioranza di agire diversamente.
Un famoso bardo...mi pare di Baldur's Gate? diceva che dal letame nascono i fior..beh, in questo caso non nacque un bel niente se non Peste Fognaria e un tanfo inenarrabile.
Sorpresero le sentinelle alle spalle. Erano tre. Due armati, ed uno che pareva esser un mago, che li seguiva poco dietro.
Un incantesimo di sonno fece cadere il mago, e mentre Breena faceva spuntare spuntoni e spine dal terreno, che li bloccavano e ferivano, gli altri ebbero presto la meglio sui due.
Interrogarono il mago, ottenendo alcune informazioni utili, poi scoprirono che una grossa porta era presidiata da due Minotauri che difficilmente sarebbero stati stolti come gli Ogre.
Elaborarono un piano, sfruttando le uniformi delle due guardie, mentre Aran usava un incantesimo per assumere le sembianze del mago catturato, superarono le due enormi cretaure e recuperarono un carello minerario, poi tornarono indietro e vi nascosero il resto del gruppo, oltrepassando così tutti la porta sotto lo sguardo perplesso dei Minotauri.
Raggiunsero l'enorme stanza a cupola dove al centro era collocato il Bastone.
Notarono però dalle tracce per terra che i carrelli con le botti piene di intruglio da "benedire" col potere dell'Artefatto venivano spinti a mano solo fino al margine dell'ingresso, ma poi le tracce finivano e il resto del tragitto era completato con un sistema di catene.
Un incanto di individuazione del magico svelò il misterò: l'intera area interna era protetta da qualche incantesimo che si attivava probabilmente se qualcuno oltrepassava la soglia.
Aran usò la permamena di Dissolvi Magie ricevuta alla riunione, e fortunatamente funzionò, dissolvendo l'allarme magico.
Entrarono cautamente ma una voce li dissuase
Non toccate quel Bastone!
Su una piattaforma di legno, che passava come un ponte sul crepaccio, un bandito di loro conoscenza li fissava in gesto di sfida, con le mani sulla leva che avrebbe ribaltato un lato di piattaforma carico di barili di mistura pestilenziale giù di sotto nel fiume.
Era il tizio che li aveva giocati e intrappolati coi malati nel nascondiglio nel bosco, di cui Bogro conservava ancora la testa del fratello.
Fu un momento di stallo e tensione. Una mossa falsa e quei barili sarebbero stati sganciati.
Deponete le armi e arrendetevi! Li incalzava il bandito.
Poi accadde tutto in un attimo. Breena fece comparire viticci aggroviglianti sulla struttura, per bloccare la leva, mentre frecce e quadrelli sibilarono verso l'uomo che pur ferito quasi mortalmente tentò di azionare la leva.
Restarono tutti col fiato sospeso. Un attimo lunghissimo. Poi il dannato meccanismo non funzionò, bloccato dai rampicanti di Breena. E sull'uomo si abbattè il colpo definitivo.
Era tempo di agire e recuperare il Bastone, ma individuarono un'altra trappola sul piedistallo, e non era meccanica ma magica, e ogni incanto di dissolvi magie finito.
Bisognava azzardare.
Stando lontani, usarono "mano magica" per prendere l'Artefatto, che si staccò senza problemi dalla sua sede, e fu prontamente infilato nella Borsa Conservante.
Quando dico "senza problemi" tralascio un enorme Golem di Pietra che si attivò immediatamente appena toccato il Bastone, e se pensate che la parola "fuga" non si addica a racconti eroici e imprese epiche e imperiture, beh, vi sbagliate perchè è proprio la soluzione che scelsero senza neanche doversi mettere d'accordo.
Il Golem riuscì comunque ad assestare dei pesanti pugni sui fuggitivi, quasi schiacciando Breena.
Anche i Minotauri, attirati dal trambusto, si gettarono all'inseguimento.
La fuga disperata proseguì oltre il ponte sul baratro, verso una zona dei sotterranei ancora ignota, col rischio di trovarsi dei pericoli anche davanti, ma non c'era più scelta.
Un sinistro "crik" seguito da un più forte "crak e... CraaaacBroomm" li fece voltare indietro in tempo per vedere la pedana in legno cedere sotto il peso contemporaneo del Golem e dei Minotauri.
Il pesante Costrutto di Pietra, senza un suono o alcuna emozione, sprofondò nell'abisso trascinadosi dietro pezzi di ponte e un Minotauro.
L'unico Minotauro continuò invece a caricarli, mulinando un'ascia bipenne di dimensioni tali che neanche Bogro avrebbe potuto usarla, ma i rapporti di forza erano cambiati e gli avventurieri interruppero la fuga, aiutando Breena che nel frattempo era mutata in un grosso Lupo e si era avventata sull'uomo-manzo.
Anche gli Ogre si erano liberati e stavano vagando nei laboratori, mentre di sopra gli esiti della battaglia erano sconosciuti, non restava quindi che proseguire nella fuga.
Vagavano alla cieca, improvvisando.
Attraversarono alcune buie stanze in disuso e trovarono un passaggio segreto che si apriva su una lunga galleria scavata nella roccia e poi nella terra.
L'aria che si respirava era diversa, più fresca, e finalmente emersero tra i rovi, in un lato della collina.
Lo spettacolo che videro una volta tornati verso l'accampamento dei cultisti era tremendo: tanti caduti, tanti feriti.
L'acciaio, la magia, la furia e la cattiveria avevano lasciato i loro frutti orrendi sul campo di battaglia, ma in mezzo alla desolazione, i 5 avventurieri notarono volti conosciuti, e capirono di avercela fatta. Anche Maran Ventopungente intercettò i loro sguardi, e non ci fu bisogno di parole.
In molti vi racconteranno che il mondo fu salvato nella Battaglia sulle Starmetal Hills, ma ora voi saprete la verità: che il merito fu anche di 5 insensati scavezzacollo che accettarono una missione suicida e cambiarono l'esito del destino.
E a volte... qualcuno di loro lo trovate qui, a bere la mia birra.
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