sabato 14 novembre 2020

Il Tesoro Dimenticato della Gloria di Ahghairon - Capitolo 12

In fuga nell'oscurità

Ripreso gran parte del loro equipaggiamento, tornarono indietro per esplorare il passaggio segreto nella Stanza della Sacerdotessa.

Conduceva, anche se sbucando più in alto rispetto al livello del terreno, all'enorme caverna semiallagata con la statua.

Grazie a questo passaggio potevano evitare il portone principale e le sentinelle, ma c'era un altro problema: scure figure pinnate nuotavano pigramente in circolo sotto di loro...

Tamira lanciò un fulmine magico che riverberò su tutta la superficie, e uno dei due squali restò secco sul colpo.

L'altro però era vivo e arrabbiato ora.

Sfidando la sorte, Arok e Korlon si gettarono di sotto per poi raggiungere a nuoto la terra prima che lo squalo lo assalisse, ma la stessa fortuna non ebbe Alyn che appesantita dall'armatura venne assalita e ferita gravemente.

Korlon e Arok raggiunsero con un balzo le scale che sbucavano dall'acqua e salivano verso la statua.

Come pensava la marinide che avevano salvato, quel manufatto non era solo una figura votiva ma nascondeva un qualche meccanismo, le braccia infatti sembrava potessero ruotare.

Se davvero governavano il livello dell'acqua, come usarle?

Con sforzo si appesero e decisero di provare a farle ruotare verso il basso.

Fu la scelta giusta.

Il livello dell'acqua prese a scendere, e più avanti alcune gallerie prima completamente allagate e da percorrere in apnea, si liberarono parzialmente...

Era la loro via di fuga.


Le loro azioni non passarono inosservate però ai Sauhagin, che capirono subito dove si trovavano i fuggitivi.

Diversi gruppi stavano convergendo verso la sala della statua, e i 5 eroi si fecero strada combattendo e riprendendo poi la fuga, ma ormai i diavoli di mare erano troppo vicini per seminarli...

Riemersero in un'altra enorme caverna naturale, l'aria era più fresca, forse erano più vicini ad una uscita e all'aria aperta.

Non ebbero tempo di rifiatare, e stremati affrontarono un'altra pattuglia.



Le energie erano agli sgoccioli, gli incantesimi pure, e ormai era solo la tenacia e l'istinto di sopravvivenza a mantenerli in piedi..

Istinto non molto vigile in Korlon però, che una volta sconfitto l'ennesimo gruppo di assalitori, scelse una delle tante possibili gallerie per finire in una trappola a rete, che scattò imprigionando lui, Alyn e Thayla...

Mentre febbrilmente cercavano di riuscire a usare i coltelli da quella scomoda posizione per segare le trame della rete, un nuovo gruppo di sahuagin inseguitori venne attirato dal rumore della trappola scattata, e proprio mentre si gettavano all'attacco, e la sacerdotessa che era tra di loro iniziava a salmodiare qualcuno dei suoi terribili sortilegi, con un tonfo sordo si liberarono e si schiantarono al terreno.

Anche questi nemici vennero sconfitti.

Altre biforcazioni, altri dubbi..quelle gallerie erano un dedalo, e serviva una zona più riparata e difendibile.

Svoltarono verso nord in una caverna che forse poteva fare al caso loro, e mentre esaminavano attorno, nessuno si accorse che tra le moltitudini di stalattiti sul soffitto, c'era qualcosa di vivo..di vivo ed estremamente mimetico.

Due Mantoscuro si lasciarono cadere sulle teste di Arok e Thayla.

Quest'ultima schivò all'ultimo istante ma la testa di Arok fu imprigionata in quella morsa, rischiando di soffocare...

E in quel caos successe qualcosa di ancora peggiore: quelle infide creature oscurarono magicamente l'intera area.

Era un buio impenetrabile, anche alla luce magica di Alyn.



Presero a colpire a caso, a cercare di strapparsi di dosso quelle schifezze... un quadrello colpì Arok in una chiappa, una lancia Alyn alla schiena.. urla, grugniti, lamenti, poi finalmente l'ultimo Mantoscuro gravemente ferito decise di scappare.

Quando ripresero a poter vedere, decisero che proseguire in quelle condizioni era morte certa, serviva riposo e cure.

Predisposero così i turni di guardia e si adattarono in quell'anfratto, contando sul fatto che forse anche i Sahuagin evitavano quella zona se sapevano del pericolo dei Mantoscuro...

Arok inoltre usò qualche illusione per creare una finta parete che li coprisse meglio.


Non fu una notte tranquilla. Forse Tymora però stava guardando verso di loro quel giorno, perchè filò tutto liscio. Al risveglio però, i rumori erano inequivocabili: i Diavoli di Mare erano ancora li attorno che li cercavano...

La fuga riprendeva...

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