CAPITOLO 11 - L'APPARENZA (NON)INGANNA
"La verità è come il sale. Gli uomini vogliono sentirne il gusto, ma troppo fa star male tutti" (Verità del Saggio Jamal 17.8)
Plic - Plac - Plic..il tempo era scandito dalle gocce d'umidità che trasudava dalle celle. Due giorni in uno stato di prigionia, per quanto fosse finta, erano comunque percepiti come lunghissimi.
I quattro prigionieri, anzi cinque con il goblin, finirono così per rompere quei lunghi silenzi aprendosi e parlando un po' di se.
Richard e i guai da cui era sfuggito, solo temporaneamente a quanto pare.
Ishmael e la sua strana infanzia, Gelrish e gli scontri con lo schiavista Hrolf...
Richard e i guai da cui era sfuggito, solo temporaneamente a quanto pare.
Ishmael e la sua strana infanzia, Gelrish e gli scontri con lo schiavista Hrolf...
Di tanto in tanto ricevevano visite da Alfhilda, approfittandone per scoprire di più su quel clan e sulle storie di Ruathym.
Parlarono dell'iniziale cavalcata trionfale della Storm Maiden, del Figlio di Yggrasil, l'albero su cui la madre avrebbe scritto il suo nome per farla benedire, delle ultime notizie su battaglie finite in modo sanguinoso per entrambi gli schieramenti, e delle misteriose origini di Verania, le cui tracce portavano ad un villaggio li vicino e ad un tempio in cui, da orfana, sarebbe stata lasciata.
Arrivò finalmente il giorno in cui Vok Dorrg, o meglio il suo presunto impostore, rispose alla chiamata e arrivò a Holgerstead con una nutrita guardia personale e il consigliere Gregolf
I nostri avventurieri, con le orecchie tese, cercavano di udire quanto accadeva nelle sale superiori. Attendevano il momento in cui il doppelganger sarebbe sceso a fargli visita e sarebbe stato smascherato.
Ad un certo punto però sentirono urlare, poi diversi tonfi e rumori, e l'inequivocabile voce dell'acciaio e della morte.
Riuscirono a liberarsi e ad accorrere nella sala del trono dove diversi uomini erano a terra, feriti o morti.
Il consigliere Gregolf era in scacco delle guardie personali di Wedigar e lo stesso Wedigar minacciava il forte goliath che aveva accompagnato Vok, e che ora si trovava a terra ferito e disarmato.
Neppure Alfhilda aveva tenuto conto della sleale abilità dei doppelganger: leggere agevolmente i pensieri.
Il finto Vok Dorrg così si era accorto delle intenzioni e della trappola della Prima Ascia di Holgerstead, agendo con letale rapidità, colpendo Alfhilda, spostandosi fulmineamente con incantesimo di passo velato per poi fuggire.
La donna, ferita gravemente e in preda all'ira, era mutata in in un enorme orso sfondando il portone e mettendosi all'inseguimento.
Senza perder tempo, capita la situazione, mentre Richard interrogava e cercava di far ragionare il consigliere catturato, gli altri tre si misero a loro volta all'inseguimento.
Ishmael era riuscito facilmente a seguire le tracce di sangue fino a giungere in una zona di stretti vicoli cittadini dove trovarono Alfhilda che, stremata, era tornata alla sua forma umana.
Cercarono tracce e indizi, scoprendo che qualcuno in fuga, con agilità soprannaturale era salito sopra un tetto.
Si arrampicarono per cercare di vedere la situazione dall'alto ma quel bastardo poteva essersi trasformato in chiunque e non era per nulla facile ritrovarlo.
Proprio quando erano sul punto di abbandonare, notarono dall'alto un po' di trambusto all'ingresso di una locanda, dove un tavolo di giocatori di carte era stato urtato da qualcuno che evidentemente andava di fretta.
Mentre Gelrish e Ishmael entravano a controllare nella Locanda dell'Ascia Spezzata, Lyandria procedeva sul retro tenendo d'occhio una uscita di servizio, finendo per trovarsi faccia a faccia con un cittadino che stava uscendo in maniera piuttosto losca.
La donna fece appello alle sue capacità magiche per bloccarlo ma il sortilegio pareva non aver effetto su quella che evidentemente non era una creatura umana.
Da dentro, gli altri due avevano notato l'uscita dall'altra porta del tizio e corsero a dar man forte a Lyandria.
L'astuto mistificatore mutaforma avrebbe probabilmente preferito fuggire ad uno scontro impari ma circondato e afferrato da Ishmael fu costretto a lottare con tutte le forze, ma ormai per lui era tardi.
Il doppelganger tuttavia non venne ucciso ma catturato vivo e condotto a palazzo al cospetto di Wedigar Ruthmaald
Mentre Gelrish e Ishmael entravano a controllare nella Locanda dell'Ascia Spezzata, Lyandria procedeva sul retro tenendo d'occhio una uscita di servizio, finendo per trovarsi faccia a faccia con un cittadino che stava uscendo in maniera piuttosto losca.
La donna fece appello alle sue capacità magiche per bloccarlo ma il sortilegio pareva non aver effetto su quella che evidentemente non era una creatura umana.
Da dentro, gli altri due avevano notato l'uscita dall'altra porta del tizio e corsero a dar man forte a Lyandria.
L'astuto mistificatore mutaforma avrebbe probabilmente preferito fuggire ad uno scontro impari ma circondato e afferrato da Ishmael fu costretto a lottare con tutte le forze, ma ormai per lui era tardi.
Il doppelganger tuttavia non venne ucciso ma catturato vivo e condotto a palazzo al cospetto di Wedigar Ruthmaald
L'infida creatura provò con ogni mezzo a contrattare per la sua vita in cambio di informazioni, in un teso scambio con Richard, grazie al quale alla fine scoprirono che a suo dire Vok Dorrg era ancora vivo e tenuto in un luogo segreto sotto la città di Ruathym.
Scoperti almeno parzialmente i trucchi e le macchinazioni in atto per condurre i northlander alla guerra, i quattro eroi cercarono di far ravvedere il consigliere e di far schierare Wedigar dalla loro parte.
Lyandria chiese alla Prima Ascia anche la libertà per il goblin, e uno scambio con la nave lunga nordica in cambio di qualcosa di più adatto.
Non restava che decidere le prossime mosse, e vista la distanza, il gruppo decise che avrebbe fatto un salto a Vikgaard, in cerca di informazioni su Verania e le sue origini.
Era tempo di lasciare il mare per saggiare l'aspro entroterra dell'isola di Ruathym...
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