CAPITOLO 36 - IL CLANDESTINO
"La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare" (Adelius)
Il terzo giorno della prima decade di Nightal volgeva al termine mentre la sinistra sagoma del Nasello Fantasma, visibile a malapena nella notte grigia e fredda, navigava improvvidamente verso Est.
Dopo aver cercato di dissipare alcuni dubbi di Gelrish, che sentiva meno salda la presenza e la fede in Valkur, Lyandria si ritirò nella sua cuccetta a riposare.
Sognò di nuovo il fondale, e il Grande Nuban che la chiamava.
Più si avvicinava alla colossale sagoma ne buio del mare, e più quella svaniva.
Tra le alghe e i detriti però, al suo posto, una figura umanoide sembrava attenderla: non era un uomo, la sua pelle era diversa, i suoi capelli strani. Forse un Genasi dell'Aria?
Sognò di nuovo il fondale, e il Grande Nuban che la chiamava.
Più si avvicinava alla colossale sagoma ne buio del mare, e più quella svaniva.
Tra le alghe e i detriti però, al suo posto, una figura umanoide sembrava attenderla: non era un uomo, la sua pelle era diversa, i suoi capelli strani. Forse un Genasi dell'Aria?
Lyandria cercò di non cadere in trappola, ma non riusciva a combattere.
Cercò di fuggire, ma più si allontanava e più si avvicinava al tizio.
La figura cercò di rassicurarla, le parlò, le spiegò che era un sogno, e lui era entrato nei suoi sogni. Poteva guidarli, catalizzarli, vederli.
Chiese a Lyandria di condurla nei suoi ricordi, di pensare a qualche momento bello.
Vide molte cose della sua vita.
L'uomo cercava di capire Lyandria attraverso quei sogni.
Cercava di capire se poteva fidarsi, e cercava di far si che lei si fidasse.
Svelò infine la sua identità: si chiamava Adelius, ed era stato liberato quando avevano distrutto la Spada di Selce.
Era in qualche modo uno dei figli della Strega delle Tempeste, tenuto li prigioniero dalla sua stessa creatrice, e fuggito poi nella loro stiva.
Prima di quel giorno, la sua unica libertà era stata rifugiarsi nei sogni, dove studiava e comunicava, e dove era diventato un mago. Ora però era libero, voleva vedere la realtà, sapeva che erano sprovvisti di abili arcanisti e voleva aiutarli.
Fuori dal sogno, Adelius si era avvicinato a Lyandria, pronto a svegliarla.
Ishmael però aveva colto un movimento, qualcuno uscito dalla stiva, e colse la figura china sulla cuccetta di Lyandria... senza perdere tempo caricò per travolgerlo, ma trovò solo una illusione al suo posto, mentre il mago era ricomparso a fianco.
Ishmael ruzzolò malamente addosso a Lyandria svegliandola.
Nel trambusto anche Gelrish si svegliò e si mise a urlare.
Lyandria impse la calma, cercando di spiegare chi era quell'uomo comparso li, poi Adelius venne ufficialmente assunto nella ciurma, e vista la sua inettitudine marinaresca, venne destinato alla cambusa.
Gelrish con poco successo provò a fargli sbucciare patate o cipolle...
Ishmael però aveva colto un movimento, qualcuno uscito dalla stiva, e colse la figura china sulla cuccetta di Lyandria... senza perdere tempo caricò per travolgerlo, ma trovò solo una illusione al suo posto, mentre il mago era ricomparso a fianco.
Ishmael ruzzolò malamente addosso a Lyandria svegliandola.
Nel trambusto anche Gelrish si svegliò e si mise a urlare.
Lyandria impse la calma, cercando di spiegare chi era quell'uomo comparso li, poi Adelius venne ufficialmente assunto nella ciurma, e vista la sua inettitudine marinaresca, venne destinato alla cambusa.
Gelrish con poco successo provò a fargli sbucciare patate o cipolle...
Quando il clandestino fu presentato a Ploppa, manipolando sapientemente le illusioni, fece comparire un succulento vassoio che rispecchiava i gusti del Tortle (spiati in sogno) conquistando così anche l'eccentrico "ammiraglio".
Dopo quella notte di trambusto, la giornata passò abbastanza tranquilla fino al pomeriggio.
Poco prima dell'imbrunire, all'orizzonte si profilò la lontana sagoma di una nave di pattuglia.
Ploppa fece rallentare l'andatura, mentre il vascello, che li aveva evidentemente individuati, ora puntava su di loro.
La mossa di Ploppa non fu chiara al resto dell'equipaggio finché non si resero conto che quella perdita di tempo e velocità era per far calare definitivamente il tramonto...
Il vascello, di fattura nanica come quelli visti all'andata, ormai era a poche centinaia di metri quando il buio attivò la maledizione del Nasello: nave ed equipaggio diventarono pallidi spettri.
Il terrore si diffuse tra i nani dell'altra nave. Credevano si trattasse della terribile Dark Storm, la nave fantasma della Storm Maiden, e anche se era una alleata, la cosa li terrorizzò.
Il Nasello, incurante della traiettoria, tirò dritto verso un possibile impatto.
I nani manovravano come ossessi alle vele e al timone, scartando disperatamente ma la prua del Nasello, che aveva aumentato ora velocità, colpì la lateralmente la poppa del vascello nemico.. o meglio, ci passò attraverso, nell'orrore generale dei nani e nell'euforia dell'Ammiraglio Ploppa.
Urla selvagge e terribili provennero dall'equipaggio del Nasello, per terrorizzare ulteriormente il confuso equipaggio avversario che si domandava cosa aveva fatto per meritare la furia della Storm Maiden...
All'alba del giorno dopo, Dehuin potè finalmente vedere la punta nord di Ruathym: l'isola di Rethgard. Forse avrebbe fatto ragionare i suoi cugini nani?
[nota per i lettori: Adelius è il nuovo personaggio giocante che sostituirà Dehuin]
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