domenica 29 settembre 2024

L'EREDITA' DI ROCCA MALPRESA (1)

PREFAZIONE

In vista dell'inizio del seguito brancalonico di questa campagna, un bel riassunto per ricordare le gesta e le imprese strampalate degli eroi che conquistarono "L'Eredità di Rocca Malpresa" 

A seguire, arriverà  subito "Chi Trova un Falsario...Trova un Tesoro"....

EQUIVOCO

Lungariva, città più importante della Quinotaria: Pietro Pietri detto Pìlloro, un giovane barbaro della Torriggiana, era giunto nello ricco porto per cercare qualche lavoretto e qualche banda come si deve.
Sedute le terga all'Osteria dello Scraccio, notò un tizio sospetto farsi largo tra gli avventori et puntarlo. Aveva una strana uniforme e chi ha qualche tipo di uniforme per lui poteva esser solo un birro, un agente di Equitaglia, od qualche altro esattore o tutore della legge. Aveva perfino un rotolo di pergamena in mano. Una taglia?
Alle sue spalle, il tenue venticello di mare filtrava dalla finestra.
Davanti a se la prospettiva del gabbio.
Scelse alle sue spalle e, seduto com'era vicin al davanzale, si lasciò semplicemente cadere giù, all'indietro nelle newtoniche braccia della gravità.
Pietro Pietri non ricordava però che le strade di Lungariva sono scoscese e in salita, e anche se l'ingresso dell'Osteria era allo terreo piano, alle sue spalle invece lo livello era al primo piano.
Ma niente paura, ricordava anche che ci dovea esser un mucchio di paglia per la stalla sottostante, proprio vicino a cotal cumulo di letame.
Quando impattò, ricordò meglio: era letame da un lato, la paglia era l'altro.
Lo strillo di una donna non proprio giovane e dall'inconfondibile accento Alaziese gli fece intuire che aveva schizzato di merda pure lei.
"Ao?! A infame? m'hai schizzato demmerda er vestito pulito?!?"

Senza indugiar tempo in scuse, Pietro Pietri, felinamente riprese la fuga dal losco individuo nonché dall'infuriata donna.
In un losco vicolo nel frattempo, nella Locanda della Focaccia Ammuffita un gatto-lupesco di nome Pacioso aveva scatenato una rissa con una razza non proprio affine a lui: una pantegana di nome Ganassa.
Tutto era nato per un tentativo di baro alle carte.
L'alterco, vista la presenza dei numerosi "camalli", i portuali locali ,era presto degenerato e i due colpevoli d'averla iniziata furono fatti accomodare fuori senza usar porta alcuna, ma sfondando la sporca e fuligginosa vetrata.
I due missili animaleschi centrarono in pieno il Pietro in fuga, seguito dal misterioso Agente e dalla donna dal buffo accento, comare Inese
Si guardarono tutti negli occhi, confusi, in uno stallo di chi riconosce la delinquenza negli occhi dell'altro.
E in quell'attimo di troppo, ecco giungere i Birri di Lungariva pronti a ristabilire l'ordine e metter in gattabuia qualche lestofante.

L'intero gruppo, in una tregua d'intesa, mulinò le gambe svicolando tra vicoli sempre più stretti fino a giungere stremato in una piccola piazzetta fatiscente riparata dal caos portuale e cittadino.
Il povero Agente li aveva seguiti e riuscì finalmente ad aprir bocca e fugar ogni equivoco: non era un cacciatore di Equitaglia, ma un messo del Regno del Falcamonte.
Doveva recare un papiro timbrato.
A quanto pareva il Pietro Pietri, detto Pìlloro, aveva avuto una botta di sedere.

Lo documento, che per altro il Pìlloro non sapea legger, declarava:

Visto
lo infausto et deplorevole decesso dello Duca-Conte PierMatteo Barambani Ettore Cobram II
Et visto che lo deceduto non lascita eredi, filii, et parenti viventi ma solo tristi trapassati.
Et visto la ricerca attenta nello albero, nelle piante e perfin dei germogli genealogici.
Lo governo di Falcamonte nella persona del guardasigilli tesoriere Uguccione Latrabene
Decreta:
che La Dimora nomata "Rocca Malpresa" et l'eredità titolata dello Duca-Conte vada al nipote di secondo grado del cugino del trisavolo dello Duca-Conte, nella persona di Pietro Pietri di Fioraccia.
Ultima personam rintrancciabile.

Il guardasigilli conferisce pieni poteri allo messo comunale per la consegna di tal atto.

La mancata rivendicazione entro lo decimo giorno dalla consegna farà scattare lo lascito dei terreni e dei possedimenti ai Contadi e Feudi attigui di Acque Marce, Novi Lugubre e Viavada

*timbro e firma*


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