CAPITOLO 24 - ASCARLE
"Le battaglie a volte possono essere vinte dai coraggiosi, ma le guerre sono sempre vinte dagli intelligenti" (Vestress, reggente di Ascarle)
La misteriosa e inquietante donna, che disse di chiamarsi Marla Tide, li condusse in uno scantinato abbandonato da cui si aveva accesso alla abbozzata e arcaica rete fognaria che almeno parzialmente si dipanava nella zona centrale e portuale di Gundbarg.
La donna indossava un piccolo monile di Umberlee, e restò silenziosa in quel tragitto, invitandoli ad evitare domande in quanto lei era un semplice tramite.
Arrivati ad una sala semi allagata, disegnò rapidamente alcune rune a filo d'acqua e nella placida superficie si aprì un portale.
La donna offrì loro delle pozioni per respirare sott'acqua.
Senza ulteriori indugi i quattro bevvero ed entrarono.
Arrivati ad una sala semi allagata, disegnò rapidamente alcune rune a filo d'acqua e nella placida superficie si aprì un portale.
La donna offrì loro delle pozioni per respirare sott'acqua.
Senza ulteriori indugi i quattro bevvero ed entrarono.
Fu come tuffarsi in un oceano profondo e buio.
All'inizio una sensazione di smarrimento ed estrema leggerezza, ma un attimo dopo di ottenebrante e schiacciante pressione.
Dal buio però emerse una visione sfocata: erano in una immensa cavità subacquea, molto profonda, illuminata fiocamente da filamenti di strane alghe, qualche improbabile pesce bioluminescente, e a terra globi di luce magica che mostravano il profilo di costruzioni dall'architettura sconosciuta.
Una città sommersa e sprofondata sotto al mare.
Una città davvero inquietante.
Dal buio però emerse una visione sfocata: erano in una immensa cavità subacquea, molto profonda, illuminata fiocamente da filamenti di strane alghe, qualche improbabile pesce bioluminescente, e a terra globi di luce magica che mostravano il profilo di costruzioni dall'architettura sconosciuta.
Una città sommersa e sprofondata sotto al mare.
Una città davvero inquietante.
Marla li guidò nei pressi di una sorta di templio di cui restavano in piedi solo le colonne, se mai aveva avuto una copertura.
Sinistre figure si muovevano fluttuando nelle scure e torbide acque attorno a loro, ma ciò che li attirò fu la figura che li attendeva sul trono in fondo alla sala.
Sinistre figure si muovevano fluttuando nelle scure e torbide acque attorno a loro, ma ciò che li attirò fu la figura che li attendeva sul trono in fondo alla sala.
Vestress.
La reggente di Ascarle. La leggendaria e dimenticata Città Sommersa delle Purple Rocks
Una illithid, una rappresentante di una razza tanto pericolosa quanto sconosciuta a gran parte di loro.
La figura dalla testa polipoide non parlava, ma potevano sentire la sua voce nelle loro teste. Una intrusione mentale tanto chiara quanto persino fastidiosa.
Vestress spiegò che l'organizzazione che rappresentava era contraria all'unione di tutto il nord come anche alla guerra, e soprattutto era contraria all'ascesa della misteriosa entità che si profilava dietro tutti quegli eventi.
In nome di quel comune nemico propose loro una collaborazione e uno scambio di aiuti e informazioni.
La figura dalla testa polipoide non parlava, ma potevano sentire la sua voce nelle loro teste. Una intrusione mentale tanto chiara quanto persino fastidiosa.
Vestress spiegò che l'organizzazione che rappresentava era contraria all'unione di tutto il nord come anche alla guerra, e soprattutto era contraria all'ascesa della misteriosa entità che si profilava dietro tutti quegli eventi.
In nome di quel comune nemico propose loro una collaborazione e uno scambio di aiuti e informazioni.
Spiegò loro le sue scoperte sull'origine di Ydaach'nar: un dio-demone di uno degli infiniti strati dell'Abisso... sovrano di un regno fatto di profondità insondabili, buie e opprimenti tanto da non ospitare vita, e tanto da dargli poteri e influenza sui domini della morte, dei mari e delle tempeste.
Era una storia che si perdeva nei millenni.
Secondo Vestress quella creatura fu condotta con l'inganno a combattere nel Piano Astrale, dove lontana dal suo elemento era debole, e fu sconfitta e distrutta.
Il suo corpo cristallizzato però, finì in pezzi e a seguito di un incidente una grossa parte finì attraverso un portale nel Faerun, dove per fortuna si inabissò nelle acque e in remote isole rocciose.
Ma nei secoli di spostamenti e stravolgimenti geografici, evidentemente qualcosa era tornato in prossimità della superficie...
Uno dei frammenti più grandi probabilmente conservava una memoria, un potere residuo di Ydaach'Nar, che lentamente era riuscito a rigenerarsi e a riguadagnare lentamente potere.
L'ipotesi era che ciò avvenisse grazie alle anime delle vittime di cui il dannato si nutriva, senza contare anche ai fedeli del suo blasfemo culto, che crescevano lentamente e gli donavano forza con le loro volontà.
Stando alle sue informazioni. anche Umberlee era furiosa per questa intrusione.
Secondo Vestress quella creatura fu condotta con l'inganno a combattere nel Piano Astrale, dove lontana dal suo elemento era debole, e fu sconfitta e distrutta.
Il suo corpo cristallizzato però, finì in pezzi e a seguito di un incidente una grossa parte finì attraverso un portale nel Faerun, dove per fortuna si inabissò nelle acque e in remote isole rocciose.
Ma nei secoli di spostamenti e stravolgimenti geografici, evidentemente qualcosa era tornato in prossimità della superficie...
Uno dei frammenti più grandi probabilmente conservava una memoria, un potere residuo di Ydaach'Nar, che lentamente era riuscito a rigenerarsi e a riguadagnare lentamente potere.
L'ipotesi era che ciò avvenisse grazie alle anime delle vittime di cui il dannato si nutriva, senza contare anche ai fedeli del suo blasfemo culto, che crescevano lentamente e gli donavano forza con le loro volontà.
Stando alle sue informazioni. anche Umberlee era furiosa per questa intrusione.
Fu a questo punto che gli avventurieri ricollegarono il tutto agli eventi di Berranzo.. quegli strani cristalli.
Era li che scavando, l'uomo aveva riportato alla superficie i frammenti.
Era questo che sfuggiva a Vestress e ne confermava anche le congetture: il grosso frammento esisteva davvero, ed era estratto proprio da Berranzo e dalla storica sete di risorse dell'uomo.
E secondo i registri della miniera, come avevano scoperto poco prima, era finito probabilmente in mare per il sabotaggio e l'affondamento della Danzatrice Rossa, la nave che lo avrebbe dovuto trasportare.
Le correnti, gli incidenti, le battaglie, i suicidi, la maggiore incidenza di cultisti e tutte le varie notizie e gli avvistamenti inquietanti coprivano una certa area, e forse ciò poteva far restringere il campo delle ricerche.
Era li che scavando, l'uomo aveva riportato alla superficie i frammenti.
Era questo che sfuggiva a Vestress e ne confermava anche le congetture: il grosso frammento esisteva davvero, ed era estratto proprio da Berranzo e dalla storica sete di risorse dell'uomo.
E secondo i registri della miniera, come avevano scoperto poco prima, era finito probabilmente in mare per il sabotaggio e l'affondamento della Danzatrice Rossa, la nave che lo avrebbe dovuto trasportare.
Le correnti, gli incidenti, le battaglie, i suicidi, la maggiore incidenza di cultisti e tutte le varie notizie e gli avvistamenti inquietanti coprivano una certa area, e forse ciò poteva far restringere il campo delle ricerche.
Vestress di disse d'accordo allo strampalato piano di ottenere una nave fantasma per combattere sullo stesso piano la Storm Maiden, perché la distruzione del dio-demone passava prima dall'eliminazione del suo più fedele guardiano.
Rivelò anche che Verania aveva dei prismi che in qualche modo rivelavano l'ubicazione della zona di affondamento della Dark Storm, la nave di Hergata, e che una volta sconfitta era necessario anche distruggere il relitto originario per evitare che la Storm Maiden rinascesse ancora.
La sapiente illithid fece anche notare che tutte quelle battaglie, e le strane tattiche dell'armata di Verania e della Storm Maiden, che non sembravano mai affondare il colpo del tutto, erano in realtà una strategia per causare più vittime possibili: tutte anime che finivano a far rinascere il potere di Ydaach'Nar.
Notizie dal continente lo confermavano: dal Grande Cimitero vicino a Baldur's Gate e anche da Waterdeep, preti e monaci prescelti di Kelemvor e Jergal avevano ricevuto visioni e missioni dai loro dei: le anime non stavano giungendo alla Città del Giudizio come scritto nel libro dello Scriba, e i conti non tornavano.
Anche loro stavano partendo in una ricerca in tutti i regni alla ricerca di indizi, e qualcuno stava arrivando anche li nelle Isole del Nord.
Nonostante l'astuta illithid rivelasse solo quel che riteneva utile, senza lasciarsi sfuggire mezza parola di troppo, Ishmael ne approfittò anche per carpire qualche informazione su Erliza e il regno di Snowdown, mentre Lyandria chiese in cambio della collaborazione la rivelazione del nido di Arveiaturace, la terribile e famigerata draghessa bianca.
Terminato l'inquietante incontro, un altro portale ricondusse i quattro nuovamente a Gundbarg. Avevano delle risposte, ma anche altre domande.
E si chiedevano anche quanto fosse stato saggio entrare in contatto con la famigerata Società del Kraken, e se una volta esaurita la propria utilità sarebbero stati lasciati in vita.
Le luci arancioni dell'alba li riportarono al presente.
La Spina Avvelenata, la nave d'appoggio di Lyandria era da poco riuscita a tornare alla base ed era appena ormeggiata.
Appena in tempo per partire per Vilkstead, per la prima tappa della loro ricerca.
C'era molto da fare.
E poco tempo per farlo.
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