venerdì 8 marzo 2024

RETURN OF THE STORM MAIDEN (43)

CAPITOLO 43 - DUBBI E OMBRE

"Mi ingozzo? certo! Sai che ti dico? Vivi ogni colazione come se fosse l'ultima..perchè potrebbe esserlo veramente... Soprattutto su questa fottuta nave!" (perle di sobrietà di Murray)

Sul torrione di guardia nel covo di Verania, il cadavere interrogato fornì poche altre informazioni oltre a quelle su Verania stessa. Forse c'erano altre domande da porgli, sempre ammesso che avrebbe dato risposte decenti a chi poco prima lo aveva ucciso.
Era inutile perdere altro tempo, l'assalto era stato duro ed era meglio riposare e recuperare le forze.

Scendendo in una delle fredde e spoglie stanze della fortificazione, Lyandria ricevette un messaggio mentale da Marla, l'agente del Kraken. Era riuscita e contattare l'adepta di Umberlee al servizio di Verania, e acconsentito a ricevere una delegazione pacifica.
Mentre Lyandria parlava prima con Gelrish e poi con Garrdo, l'unico altro fedele di Nuban che conoscesse, cercando conforto e ispirazione nelle loro parole per capire la sua strana crisi di fede, o forse solo i suoi dubbi sulla crescente ispirazione per Umberlee, in un altra stanza della piccola fortezza Adelius faceva una conoscenza un po' più approfondita..forse anche troppo, di Siberrin la Fiera.

Poco prima, lo stesso Adelius aveva provato ad entrare nei sogni di Arveiaturace, la temibile draghessa antica, per cercare di manipolarla e portarla dalla loro parte, ma l'antichissima creatura si era mostrata un osso molto duro e dal carattere selvaggio, oltre che per nulla a digiuno di sapienza magica...
Non era neppure l'alba che il berciare di Maran svegliò tutti: non si poteva dormire sugli allori.
L'uomo voleva sapere cosa avevano deciso di fare, ma la notte non aveva portato ancora del tutto consiglio, e discussero ancora a lungo, fino a che Lyandria non cercò di spuntarla con la sua idea: andare si a Ruathym, ma passando prima dall'Albero..il Figlio di Yggrasil.. la ragazza aveva un piano.
Dujek invece continuava ad esser diffidente e suggerire di sopprimerla, ma era in minoranza, anzi era da solo.

Gli equipaggi, in quel freddo mattino, si divisero:
Maran e la nave mercenaria della Compagnia delle Vele Bianche ancora integra avrebbero portato Siberrin a casa, da Rault, prima che il vecchio potesse aggiungere caos al caos.
Ploppa e il Nasello Fantasma sarebbero rientrati verso Gundarlun
Lyandria e il suo equipaggio riprendevano possesso della Spina Avvelenata, e partivano invece per l'Albero, la prua rivolta a sud-ovest verso il promontorio meridionale di Ruathym, per per poi risalire la costa ovest dell'isola, incontrando venti feroci e indomabili, che rendevano il mare quanto mai arrabbiato.

Alla fine di quel primo giorno di viaggio, un falco pellegrino giunse da Gelrish.
Erano notizie da Shid'anian, la sacerdotessa consigliera di Re Olgrave: nell'ultimo Consiglio di Guerra, il Re aveva deciso di approfittare delle forze avversarie in rotta per ribaltare la situazione, e ora voleva esser lui a dare il colpo di grazia e magari conquistare Ruathym.
Invasi e invasori si sarebbero scambiati di ruolo?
Shid'anian si era opposta, ma non era servito, e la maggioranza del Consiglio era con il RE. La sacerdotessa aveva la l'inquietante sensazione che lasciando sguarnita Gundarlun, sarebbe accaduto qualcosa di terribile, e in quelle dannate faide tra nordici tutti dimenticassero il vero nemico il agguato: Ydaach'nar

Una grana in più nei tanti pensieri che gravavano sull'equipaggio, ma ormai la rotta era tracciata, le coste di Ruathyum vicine, e l'Albero ad un giorno di nave...





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