martedì 10 marzo 2020

La Congrega. Capitolo 2 – il Boschetto di Leiranil

Nel folto...

Dopo aver fatto qualche altra domanda in giro su queste misteriose streghe, i nostri prodi eroi si diressero nel bosco di Lerianil, dove si trovava la capanna delle megere.

Mano a mano che si inoltravano nel profondo del bosco, si notavano i segni di corruzione del male, sia nelle piante, annerite, secche, marcescenti, che nel terreno, molle, paludoso, melmoso… e alla fine, dopo essersi persi e aver  vagato per qualche ora di troppo, giunsero in una conca acquitrinosa e nebbiosa che sembrava il cuore di quella corruzione.

Più di una volta rischiarono di affondare o restare impantanati, e proprio quando tra la nebbia spuntò la sagoma di una costruzione, furono attaccati da ghast e ghoul emersi dalle pozze che circondavano il sottile sentiero.

Armi e magia respinsero quei terribili non-morti, e i 5 si inoltrarono con cautela all’esplorazione della casa.

Restarono delusi dal risultato: quel posto, pur restando ormai marchiato e corrotto, sembrava disabitato e inutilizzato da tempo. Anche l’inquietante cantina, che conduceva ad grotta che aveva ospitato chissà quali rituali, era vuota, a parte qualche pericolosa e corrosiva fanghiglia verde.

Prima di ripartire esplorarono i dintorni, ritrovano le spoglie di quello che sembrava un bardo o uno studioso che probabilmente si era inoltrato li per completare un suo trattato sulle megere, o almeno era quello che si intuiva dalle poche frasi leggibili nei resti sciolti e appiccicosi del grosso tomo che aveva nello zaino.

Preso atto che non c’era null’altro di interessante, e che evidentemente erano anni che le presunte streghe erano sparite, dopo una notte agitata trascorsa nella capanna, il giorno dopo ripartirono per Leilon.

Scherzetti

Lungo la via del ritorno capitarono di nuovo strani scherzi che già all’andata avevano insospettito i 5 esploratori, e sottili vocine invisibili si udivano di tanto in tanto tra gli alberi, finchè non sentirono direttamente una canzone aleggiare nell’aria:

Nella capanna dove il mal si riuniva
Fumo, magia, e dolore veniva
Nella capanna dove non devi andare
Rischiavi la vita per poterle incontrare
Nella capanna dove stavan le streghe
Liti, rituali, discussioni e beghe
Nella capanna alla fine è rimasto
Il vuoto, il male, e  il terreno guasto
Nella capanna non troverai più nessuno
Ma il bosco è malato, importa a qualcuno?

Due pixie apparvero, rendendosi visibili, e la loro curiosità ebbe la meglio sulla diffidenza facendole avvicinare. Ringraziarono gli avventurieri per aver ucciso i ghoul e dissero che li avrebbero potuti aiutare a ritrovare almeno una delle tre streghe, ma in cambio chiedevano aiuto per risanare il bosco.

Stretto il patto, i 5 tornarono a Leilon e per fortuna trovarono ancora li il chierico di Lathander che era giunto giorni prima per curare Ygor. Scambiarono parole e impressioni sulla situazione del giovane e convisero l’uomo ad aiutarli con la questione del bosco.

Quel sacerdote conosceva la potente preghiera “Santificare” e insieme Breena e compagni purificò la zona attorno alla capanna.

Nix e Xinin, le due pixie, erano raggianti e felici per l’avvenimento e rivelarono così dove poter cercare la strega: avrebbero dovuto cercare una casetta sulla scogliera, dove viveva un pescatore e sua moglie. Loro avrebbero saputo guidare i 5 avventurieri…

Trovare una delle tre, avrebbe potuto chiarire finalmente cosa ne era stato della Congrega, e si sperava, aiutare Ygor… ma stando agli ammonimenti del chierico, erano creature pericolose e dai poteri molto letali.

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