sabato 21 marzo 2020

La Congrega. Capitolo 4 - Jazanal


La casa della vecchia era sempre più vicina, e ancora non avevano deciso una linea.
C’era chi come Bogro voleva partire in un assalto diretto per ucciderla sul colpo, e chi, più saggiamente, faceva notare che forse poteva sapere dove trovare le altre due Streghe, ed era meglio cavarne qualche informazione.

Jazanal aka "Nonna Dentimarci"

Da parte sua Jazanal, la megera, li accolse con un sorrisetto beffardo e soddisfatto: avevano ucciso per lei quella pericolosa medusa grazie ad un piccolo inganno, ma ora li avrebbe placati con le buone o le cattive.

Non negò di aver mentito, e neppure di essere una strega (benché camuffata magicamente, e quei cinque sciagurati non sanno che fortuna hanno avuto a non vederne il vero aspetto) ma offrì loro come ricompensa per averla liberata da quella scomoda vicina le risposte che poteva dare, visto che era chiaro che erano arrivati cercando lei fin da subito, il tutto sotto l’inquietante presenza di due spaventapasseri che, ci avrebbero giurato, non erano così vicini la prima volta che erano stati li.

La megera negò qualunque coinvolgimento sulla salute attuale di Ygor, e rivelò che la Congrega si era sciolta da tempo per i continui litigi, non ultimo proprio per la spartizione del pagamento per il servigio offerto ai Thorpentoff…e a tal proposito capirono che Yan Thorpentoff non aveva detto loro tutta la verità su tale pagamento: c’era una parte ben più oscura e vergognosa oltre alle mere gemme di cui aveva parlato.

Quanto alle altre, sapeva indirizzarli solo da una delle altre due ex-compari… una strega verde che a suo tempo era chiamata Peggy la Grassa, e il cui vero nome era Jezelith. Era molto temibile, in quanto sapeva scomparire e diventare invisibile a volontà, e si era ritirata ora ai margini del Bosco di Neverwinter, per giocare brutti scherzi ai viandanti sulla strada per Triboar…

Eroi!

Non c'era molto altro da scoprire li, ed erano tentati di ucciderla, ma quel giorno per fortuna non scorse altro sangue, e si accontentarono della testa bruciacchiata e irriconoscibile della medusa da spacciare come trofeo, riconsegnando trionfanti l'infante rubato dicendo che era stata una strega e che quella era la sua testa.
Bastò poco per i rozzi e ignoranti abitanti di Leilon per credere ad una cosa simile e acclamarli come eroi di Leilon, dichiararli cittadini onorari e concedere loro l'alloggio illimitato alla Locanda.
Che non ci provino qui al Gatto Lercio a inscenare simili vergognose pantomime.

Passata la sbornia dei festeggiamenti, la salute di Ygor peggiorava e bisognava proseguire con le indagini. Che fare?
Forse era meglio chiarire con Yan questa storia? Un uomo in grado si stringere un patto simile meritava aiuto? Non si posero nessuna di queste domande, perché era più forte il senso dell’avventura, ed era tempo di viaggiare... il Bosco di Neverwinter li aspettava.
La megera verde avrebbe fatto bene ad avere risposte convincenti...


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