martedì 10 marzo 2020

La Congrega. Capitolo 1 – Misteri a Leilon


Nuova Missione

Bogro, Katrina, Dhorna, Aran e Breena si stavano godendo il meritato riposo dopo aver aiutato a sgominare la terribile macchinazione dei seguaci di Talona e impedito il contagio di tutta Neverwinter, quando un furtivo e inaspettato Maran Ventopungente li raggiunse per comunicargli una piccola missione: pareva che a Leilon ci fosse qualcuno malato di una strana malattia che non si riusciva a curare, ed era meglio verificare che non fosse qualcosa ancora legato alla malattia magica scatenata da Bairoth Guld.
Partirono così per la vicina Leilon, con una boccetta di elisir curativo ricevuto da Maran

Leilon

Leilon è l’ultimo centro abitato che si incontra viaggiando da Neverwinter verso sud sulla Strada Alta prima che questa si inoltri a lato dell’insidiosa Laguna degli Uomini Morti (Mere of the Dead Men), una terribile e pericolosa laguna paludosa salata che si estende e allarga verso l’interno, arrivando a lambire la strada.
C’è chi dice che sia vincolata magicamente alla Strada in modo che questa si sposti insieme alla palude.
Leilon fu abbandonata a seguito della Piaga Magica, quando fu flagellata dai guardiani della vicina Torre di Thalivar. Nel 1485 però, quando Lord Neverember ordinò l’abbattimento della torre, per favorire l’incremento dei traffici sulla Strada Alta, il vecchio borgo iniziò ad esser ripopolato e restaurato.
Oggi è uno strano misto di vecchi edifici riparati, altri in rovina, e nuovi edifici sia di pietra che capanne di legno per i lavoratori accorsi per la richiesta di manodopera. Il Borgo si considera un naturale alleato di Neverwinter.
A Leilon si possono trovare: diverse stalle per la cura e il riposo di cavalli e carovane. Una sola grossa Locanda, un fabbro oberato dal lavoro, un emporio, la casa del Borgomastro e varie botteghe di artigiani che al momento producono soprattutto utensili e tutto quanto utile alla ricostruzione.
La zona più deserta del villaggio sono le rovine della Torre di Thalivar. Nonostante non siano più una minaccia e siano solo macerie rase al suolo, nessuno superstiziosamente vi si avvicina.

Il malessere misterioso di Ygor Thorpentoff

Arrivarono in serata a Leilon, dopo un viaggio senza intoppi e si diressero nell’unica locanda al momento riaperta in quel posto: Le Stanze dei Lord, chiamata da tutti semplicemente “Le Stanze”.
Cominciarono a raccogliere le prime indiscrezioni e notizie su chi fosse il malato dai due strani osti, Jim Lo Sbrincio e Jerry lo Svelto, e assistettero allo spettacolo di un bizzarro musico gnomo, che fece anche innamorare Breena.

Una canzone triste attirò la loro attenzione:
Picchia la goccia sulla pietra liscia.
Scappa la rana dalla brutta biscia
Lento affonda i piedi in fanghiglia
Quel boscaiolo teneva famiglia
Cercava qualcuno che risolvesse problemi
Ma ormai è morto e rimangon poemi
Che parlan di cose oscure e nascoste
Tante domande, poche risposte

Lo gnomo, Blenin Blembotter, disse che era ispirata ad una storia vera, quella del marito scomparso della povera cameriera Bertha… a quanto pareva, il vicino Boschetto di Leiranil nascondeva malvage insidie.

Pernottarono li, e al mattino seguente si diressero alla villa di Yan Thorpentoff, un ricco mercante locale.
Era lui che aveva messo l’annuncio di ricompensa per chiunque fosse riuscito a curare il suo figlioletto 12enne Ygor.

Yan li scortò alla stanza di Ygor, che giaceva madido di sudore e stremato nel letto. Già due chierici e diversi erboristi, guaritori, cerusici e saggi avevano provato a curarlo, ma continuava a peggiorare.
Un chierico di Lathander giusto il giorno prima era stato cacciato dopo aver fallito e aver avuto l’ardire di ipotizzare che fosse invece una maledizione.
L’uomo era disperato, quello era il suo unico figlio, l’erede di tutto il suo impero.
Anche i 5 avventurieri fallirono in tutti i tentativi di cura, dagli incantesimi all’elisir che solo parzialmente parve risollevare il povero ragazzino.

Yan, messo alle strette e in imbarazzo da alcune domande, pareva nascondere qualcosa. E alla fine dovette ammettere che quel figlio era nato grazie all’aiuto di un sortilegio di una Congrega di Streghe, visto che lui e sua moglie Olena non riuscivano ad avere figli, e che forse a questo punto l’unica soluzione era ricontattarle e verificare se almeno loro riuscivano a salvare in qualche modo il povero Ygor.

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